[spectre] [Fwd: PAN | FASTFORWARD ON NEW MEDIA ART]

Ruben Coen Cagli ruben.coencagli at na.infn.it
Thu Oct 18 10:48:59 CEST 2007



---------------------------- Original Message ----------------------------
Subject: PAN | FASTFORWARD ON NEW MEDIA ART
From:    "forum at palazzoartinapoli.net" <forum at palazzoartinapoli.net>
Date:    Wed, October 17, 2007 11:30 pm
To:      forum at palazzoartinapoli.net
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PAN | Palazzo delle Arti Napoli

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secondo forum internazionale
FASTFORWARD ON NEW MEDIA ART
advanced narrative structures | perspectives and limits of production |
mapping & networking | sharing know-how
22.11.07>24.11.07

tra le istituzioni partecipanti:
V2_Institute for the Unstable Media, Computer Art Society,  Rhizome.org
– New Museum of Contemporary Art, University of Plymouth, Ludwig
Boltzmann Institute Media Art Research, Tate Modern, Leonardo/ISAST,
University of Maine, The Banff New Media Institute, MoMa Museum of
Modern Art, IRCAM Institut de Recherche et Coordination
Acoustique/Musique, Eyebeam, ICA Institute of Contemporary Art,
Electronic Arts Intermix, Centre Pompidou

Comitato scientifico - Scientific Committee
Laura Bardier, Julia Draganovic, Marina Vergiani

La seconda edizione del forum internazionale fastforward: on new media
art, consiste in una serie di eventi e momenti di discussione
strutturati per approfondire l’analisi delle relazioni tra documenti ed
opere di new media art. L’interesse del Centro di Documentazione del
PAN per la costituzione di archivi d’arte -e soprattutto per la
creazione di una collezione di opere di arte digitale- si accompagna
all’obiettivo di promuovere riflessioni sulla pluralità di esperienze e
sulla soggettività delle ricerche nel campo dei new media. Oggi
manifestazioni delle arti digitali ‘attraversano’ discipline, opere,
istituzioni museali, centri di ricerca e documentazione, ma anche
strumenti e metodi di comunicazione ed educazione all’arte. Quest’anno
il forum internazionaleamplia il proprio ambito d’interesse e si
inserisce nel vivo delle iniziative culturali promosse dalla città per
la partecipazione al Forum Universale delle Culture di Monterrey.

Se la location resta la stessa, i contenuti si sono arricchiti e
guardano velocemente in avanti, fastforward: on new media art, verso il
2013, anno per cui Napoli si è candidata per la sede del grande evento
promosso dall’Unesco.  Una scelta, questa, che coincide con la volontà
di registrare esperienze ed opinioni informate sullo sviluppo dei
processi di produzione, su i sistemi di archiviazione, su approcci
curatoriali e progetti espositivi dedicati ai new media arts. In
particolare in questa edizione l’arte contemporanea si fonde con altri
linguaggi artistici ed incrocia i temi più urgenti del mondo
contemporaneo, intrecciando i suoi linguaggi sperimentali e
multimediali e raccogliendo così contributi orientati secondo i 4 assi
tematici che rappresentano il cuore concettuale del Forum Universale
delle Culture: pace, sviluppo sostenibile, diversità culturale e
conoscenza.

Le sessioni di lavoro proposte dal secondo forum internazionale
fastforward on new media art mettono in relazione le 4 linee di ricerca
del PAN con i 4 assi tematici del Forum Universale delle Culture.

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mostra
FASTFORWARD ON NEW MEDIA ART: ROBOTS
France Cadet, Paul de Marinis, Christian Faubel, Pascal Glissmann e
Martina Hofflin, Ken Goldberg, Leonel Moura, Keneth Rinaldo, Robotla
08.11.07>28.11.07

a cura di Laura Bardier
supervisione artistica Julia Draganovic

In occasione del 2° Forum Internazionale Fastforward On New Media Art,
il PAN | Palazzo delle Arti Napoli presenta la mostra FASTFORWARD ON
NEW MEDIA ART: ROBOTS.

Un’ immagine ricorrente nella società contemporanea è l’accelerazione
dell’informazione digitale. Alla velocità vertiginosa alla quale la
tecnologia evolve e assorbe informazioni, la conoscenza viene
trasferita alle macchine intelligenti, in un processo che sembra
portarci verso uno stato ibrido postumano. Dall’evoluzione esponenziale
delle tecnologie dell’informazione potrebbero nascere i mezzi
attraverso i quali gli artisti saranno in grado di creare oltre la
propria visione e conoscenza.

In questa occasione l’interesse del PAN è rivolto alle ricerche e
produzioni nell’ambito dell’arte robotica. Le macchine intelligenti,
una volta un ossimoro, stanno diventando un luogo comune. I robots sono
presenti tanto nella scienza e nella tecnologia quanto nelle nostre
case, nell'arte, nel cinema e nella letteratura. Sono di crescente
importanza in ambiti diffusi come quelli della produzione industriale e
dell’intrattenimento. E ancora più profondamente, i temi della robotica
suscitano affascinanti questioni culturali che coinvolgono filosofi,
artisti, scienziati e tecnologi. Sperimentazioni in questo campo hanno
una storia che risale agli anni ‘50 come Sensterdi Edward Ihnatowicz o
Cybernetic Serendipityal ICA di Londra, e trovano spazio anche nelle
principali manifestazioni di arte contemporanea come nel padiglione
messicano della 52. Biennale di Venezia.

La robotica contemporanea è l’ambito in cui si materializza la
comprensione dell’intelligenza umana; un tema che attraversa la
discipline scientifiche e quelle umanistiche da sempre e che ha riunito
gli ambiti di ricerca nelle neuroscienze, ingegneria, informatica,
biologia, matematica, psicologia, filosofia. Trasferire i processi del
cervello animale e umano ai robot è un’impresa in corso che oltre alle
difficoltà tecniche impone delle riflessioni profonde su questioni più
generali: un robot “intelligente” può anche essere in grado di imitare
ed imparare, di fare esperienze e avere consapevolezza del mondo? Quale
status sociale, quali diritti, quali responsabilità avranno questa ed
altre forme di “vita artificiale”? In che modo si potrà rapportare un
robot simile agli esseri umani? Sarà possibile progettare robot
creativi, che recitino in una piéce teatrale insieme agli attori, o che
diventino autori riconosciuti? Come si devono rinnovare le teorie
dell’estetica per rendere conto di questa nuova dimensione dell’arte,
dove l’artista può diventare progettista robotica, e la creazione
essere finalmente opera e processo al contempo?

A queste domande provano a rispondere gli artisti invitati per la
mostra FASTFORWARD ON NEW MEDIA ART: ROBOTS che si sono confrontati con
molte di queste problematiche, con esperienze e risultati variegati. In
mostra si ritrovano artisti come Mourae Robotlabche propongono robot
che creano arte, o come Rinaldo de Marinis, Glissmanne Faubel che
invece propongono robot che sono opere d’arte in sé e infine come
Cadete Goldbergche realizzano opere che attingono all’immaginario
robotico ed elettronico.

Si ringrazia Ruben Coen Cagli per la consulenza scientifica.

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